L’abbassamento del soffitto o controsoffitto  è un intervento molto richiesto in quanto può assolvere a numerose funzioni, sia concrete che di carattere estetico. Nell’articolo che segue approfondiremo l’argomento, fornendo informazioni specifiche sulle alternative percorribili, sui costi e sulle tecniche migliori per risparmiare.

Il materiale più utilizzato per l’abbassamento soffitto nelle abitazioni private e commerciali è il cartongesso: leggero e versatile, consente di realizzare con facilità e velocità qualsiasi forma, si adatta ai tagli più diversi e costa meno rispetto a quello in legno. Il controsoffitto in cartongesso non solo è molto gradevole dal punto di vista estetico, ma consente di coprire i soffitti vecchi e/o irregolari e al suo interno si possono “nascondere” fili elettrici, cavi, dispositivi e isolanti termici e acustici. Spesso l’intercapedine tra il soffitto e il controsoffitto in cartongesso è utilizzata per inserire le bocchette dei condizionatori d’aria. I controsoffitti in cartongesso, inoltre, si traducono in un maggiore spazio a disposizione nell’ambiente in questione.  Ancora, grazie all’abbassamento del soffitto in cartongesso si può isolare acusticamente e termicamente l’appartamento, cosa molto utile soprattutto nel caso in cui quest’ultimo sia dislocato su due piani.

Varianti di controsoffitti in cartongesso: 

  • Controsoffitto in aderenza. E’ la variante classica, nonché la più diffusa. In questo caso, la struttura è agganciata direttamente al soffitto.
  • Controsoffitto autoportante. E’ una variante molto leggera, caratterizzata da un meccanismo di aggancio che non coinvolge il soffitto. La struttura, infatti, scarica direttamente sulle pareti.
  • Controsoffitto sospeso. Variante ultraleggera, si caratterizza per la presenza di pendini in acciaio che partono dal solaio del piano superiore e reggono l’intera struttura.

Per quanto riguarda la normativa, la questione è più complessa. Occorre, infatti, rispettare determinate regole. La più importante obbliga alla preservazione dell’altezza minima dei locali. Tale soglia è fissata a 2,70 metri per i locali frequentati in maniera permanente, 2,40 metri per tutti gli altri.